mercoledì, ottobre 16, 2013

Il rastrellamento degli ebrei romani

Settant'anni fa, il 16 ottobre 1943, nonostante il pagamento dei 50 Kg d'oro richiesti da Herbert Kappler in cambio della non deportazione, 1.024 ebrei romani vennero deportati verso Auschwitz. Dopo un viaggio di quattro giorni in un treno composto da 18 carri bestiame, narrato da Primo Levi nel suo libro "Se questo è un uomo", gli sventurati giunsero a destinazione. Lì le SS dichiararono abili al lavoro 149 uomini e 47 donne e mandarono immediatamente tutti gli altri alle camere a gas. I cadaveri furono quindi lavati con un getto d’acqua, privati dei denti d’oro e bruciati nei forni crematori. Solo 15 uomini e una donna tornarono a casa.

Interessante può essere anche andare a riguardarsi la storia della condanna e della fuga di Kappler.


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