sabato, febbraio 18, 2012

Si può fare: discorso introduttivo per il cineforum

Riporto qui sotto la traccia che tenevo in mano ieri sera mentre presentavo pellicola e associazione al cinema comunale di Heidelberg: il Karlstorkino. La sala era quasi piena ma fortunatamente non ero troppo nervoso. Forse lo ero di più durante le prove fatte in casa. I due sintomi principali della mia socioverbofobia (ve piace er neologgismo?), secchezza delle fauci e tremore delle mani, erano molto moderati, quasi assenti. Mi dicono che sono riuscito a mantenere il ritmo lento e il tono pieno che mi ero imposti. E penso di essere anche riuscito a far spaziare lo sguardo più o meno su tutta la sala. Alla fine la traccia l'ho guardata solamente per citare gli eventi futuri. Di una solo cosa sono rimasto insoddisfatto: della conclusione; in cui, nell'ansia di passare la parola a Chiara (fuori programma rispetto alla traccia), non ho fatto percepire al pubblico che si trattava di una cesura.
Anche l'aperitivo dopo-film è andato bene.


Buona sera e benvenuti alla seconda proiezione di questa prima rassegna cinematografica organizzata dall'associazione Volare. Io sono Dioniso Dionisi e sono uno dei soci fondatori di Volare.

1. Il film di questa sera si intitola “Si può fare”. La pellicola è del 2008 ma è ambientata negli anni ottanta nella realtà delle cooperative che nacquero in quegli anni per dar lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi.

2. Come potrete immaginare il tema non è tra i più facili da affrontare. Nonostante ciò, attraverso la leggerezza e l'umorismo propri del linguaggio della commedia italiana, il film riesce a fornire una prospettiva divertente e drammatica allo stesso tempo, favorendo così la riflessione su temi che spesso il grande pubblico conosce solo superficialmente.

3. A questo punto, soprattutto i più giovani potrebbero chiedersi: ma perché i pazienti furono dimessi? La dimissione dai manicomi di cui si parla fu una conseguenza della Legge Basaglia che fu approvata nel 1978. Una legge ispirata dalla difficile battaglia che lo psichiatra Franco Basaglia stava conducendo da alcuni anni. Basaglia si proponeva di superare la logica detentiva dei manicomi attraverso gli approcci molto più umani e moderni della psichiatria sociale con forme di supporto territoriale, e diffusione della psicoterapia nei servizi sanitari pubblici.

Il film è dedicato alle oltre 2.500 cooperative sociali esistenti in Italia e ai 30.000 soci che lavorano in queste cooperative.
Concludo questa breve introduzione al film con una citazione di Franco Basaglia:
« Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione. »

4. E infine vorrei aggiungere qualche parola su Volare.
Chi era presente alla prima proiezione sa già che l'associazione è stata fondata agli inizi del 2011 con l‘intento di contribuire alla diffusione della cultura italiana e alla promozione del dialogo tra culture, italiana e tedesca, nella nostra realtà, soprattutto attraverso l’organizzazione di eventi culturali.

Volare è un'associazione senza fini di lucro che si sostiene solamente con quote associative, donazioni e sponsorizzazioni. Siamo aperti a recepire idee e contributi. Mi permetto quindi di rivolgere un invito, a tutti coloro che pensano di condividere il nostro progetto, a contribuire all’associazione con l’iscrizione o nelle forme che riterranno opportune. Le informazioni potrete trovarle sul nostro sito web oppure potreste approfittare dell'aperitivo che abbiamo organizzato per il dopo il film per contattarci, esporci le vostre idee o iscrivervi.

Sul nostro sito potrete anche trovare tutte le informazioni che ci riguardano e i prossimi appuntamenti come:

• le date dei film della rassegna che durerà con appuntamento mensile fino a maggio. Prossimo appuntamento RIBELLI PER CASO 16. Marzo 2012

Danze del Sud Italia con Margherita D’Amelio - sabato 17 e domenica 18 marzo 2012 dalle 10:00 alle 16 – luogo da definire - Questo laboratorio di danze offrirà l’opportunità di immergersi nelle festose e travolgenti danze popolari della tarantella, della pizzica e della tammurriata.

• l’incontro con gli scrittori Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo Criminale, e Mimmo Rafele che saranno qui ad Heidelberg Venerdì 20 aprile a presentare il suo nuovo libro “La forma della paura”.

• ed infine Il Festival della Cultura Italiana (a Heidelberg) dal 16 al 20 Maggio, che presenterà, nello spazio di una settimana, danze popolari, eventi letterari, giornalistici, enogastronomici, artistici, teatrali, musicali.

Concludo qui augurando a tutti una buona visione.

4 commenti:

Prisma ha detto...

E' un'iniziativa bellissima, avete creato davvero un bel gruppo, di persone e di eventi. Complimenti davvero! Che peccato essere così lontani, ma chissà, prima o poi una capatina... :D
Che poi pensavo che il vostro è davvero un ottimo esempio di come, invece di lamentarsi, ci si possa rimboccare le maniche per creare ciò che ci manca e di cui abbiamo bisogno. Bravi!

dioniso ha detto...

Grazie Yuki!
Sì, dai. Potresti venire a maggio. Ho appena pubblicata la prima bozza di programma. Guarda che programma! Festival culturale italiano. Così potresti imparare pizzica e tammurriata: Tarantole, tammorre e tarantelle

francesca ha detto...

Io ho avuto una settimana molto intensa e pur volendo ieri non ci sono arrivata.....
Ciao francesca

dioniso ha detto...

Vabbe' dai. Il prossimo è il 16 marzo. E poi il 18 c'è:

Passione!
Un film interamente girato a Napoli che racconta con aneddoti, interviste, video d’epoca e con le secolari canzoni classiche napoletane quella che è la Napoli dei vicoli, popolare, folcloristica e quella che è la sua storia.


Lo hai già visto?