domenica, agosto 22, 2010

Marmellata more

Stamane verso le 11 Zucchero ed io siamo andati a cogliere le more all'interno del Parco dei Monti Lucretili. Non distanti da "u Passionnaru". Ne abbiamo raccolte un chilo e mezzo in poco più di un'ora.


Dopo averle lavate siamo partiti con il processo per trasformarle in marmellata sotto la consulenza di mia madre; la quale, insieme a mio padre, ha affinato negli anni un'ottima tecnica.
Abbiamo cominciato lasciando appassire le more a fuoco lento per mezzora circa.

Zucchero ha quindi eliminato i fastidiosissimi semini usando un passaverdure. Il passato di more, 1,1 Kg, è stato quindi trasferito in una pentola più piccola insieme a 800 g di zucchero. Mentre i semini sono stati usati da mia madre per produrre sciroppo di mora.

Verso la fine dell'abbondante ora di ebollizione i barattolini e i rispettivi coperchi sono stati immersi in acqua bollente.





Dopo la prova cottura mediante piattino inclinato i barattolini sono stati singolarmente prelevati, immediatamente riempiti con la marmellata ancora in ebollizione e chiusi all'istante dalle dionisiache mani alias morse.
Il procedimento dovrebbe garantire una sterilizzazione con conseguente lunga conservazione.

Risultato finale verso le 15: sei barattolini da 200 g più una tazza per l'assaggio al quale mi sono dovuto mio malgrado sottomettere: un pezzetto di terra natìa per allietare le nostre colazioni teutoniche autunnali.
Forse prossimamente proveremo anche a cimentarci con la pectina fatta in casa.

19 commenti:

Paolo Pascucci ha detto...

alzi la mano chi non ha avuto i genitori che facevano la marmellata fatta in casa.
E che fosse roba buona lo si capisce subito: una marmellata di susine ancora ottima dopo...venti anni!

dioniso ha detto...

Vent'anni dopo!? Ma veramente. A questo punto devi svelare il segreto.

Paolo Pascucci ha detto...

Non so quale fosse il segreto, penso una buona dose di vuoto all'interno del barattolo che impedisce la formazione di muffe (il coperchio ha fatto schiocc quando l'ho aperto) e la giusta quantità di zucchero, sta di fatto che il prodotto era buonissimo come appena preparato.Io penso addirittura anche più di venti anni...

dioniso ha detto...

Non penso che questa dei miei resisterebbe così a lungo. A naso direi 3-4 anni al massimo. Infatti loro hanno cercato di minimizzare la quantità di zucchero. Non gli ho mai chiesto finora qual è il periodo più lungo di conservazione osservato. Più tardi glielo chiederò.
Con la loro tecnica (barattoli tirati fuori dalla pentola in ebollizione, riempiti con la marmellata ancora in ebollizione e chiusi all'istante) la dose di vuoto all'interno è una conseguenza della compressione dovuta al raffreddamento. Durante il riposino pomeridiano ogni tanto si sentivano dei schiocchetti provenienti dai barattoli.

ziomassimo ha detto...

Nella procedura, non mi è chiara "la prova cottura mediante piattino inclinato". Dato che mi piacerebbe cimentarmi nella produzione di marmellata, seguendo proprio le tue istruzioni, mi potresti chiarire il concetto?

ziomassimo ha detto...

Ho anche scoperto poi che la denominazione giusta sarebbe "confettura", in quanto (come riportato da Wikipedia) dal 1982, per effetto di una direttiva comunitaria, solo prodotti ottenuti da agrumi possono essere venduti nell'Unione Europea con la denominazione di "marmellata", mentre tutte le altre preparazioni vanno chiamate appunto confettura.
Credo che sia la stessa differenza che c'è nella lingua inglese tra "jam" e "marmalade".

Moky in AZ ha detto...

@ziomassimo... e anche "jelly", che usa solo il succo della frutta.

Comunque, mia mamma non ha mai fatto la marmellata... forse x questo sono un po' fuori...
qui non la faccio perche' e' difficile trovare la frutta buona... e quando la trovo, non resiste molto... la devo magiare.
Comunque e' bello condividere queste tradizioni con i genitori... specialmente per che vive lontano...

dioniso ha detto...

ziomassimo, dovresti disporre un cucchiaio o due di divenenda marmellata, pardon confettura, sul piattino inclinato. Se scende troppo velocemente deve cuocere ancora. Per la definizione di "troppo velocemente" ti devi basare sul tuo giudizio soggettivo relativo alla giusta velocità di dicscesa di una marmellata su un piattino inclinato.

Fammi sapere poi come ti viene. Se vuoi un suggerimento su un buon posto per le more: uno o duecento metri prima de "I fontanili" c'è una stradina sterrata sulla sinistra che da su un recinto per mucche.

Moky, lì non avete frutti selvatici adatti?

Roberto ha detto...

Ho appena fatto fuori una marmellata (scusate, confettura) di visciole di 5 anni or sono.
Nel procedimento che ho visto, l'unica differenza che vedo è che mia madre quando mette la marmellata/confettura nei barattoli, li ripassa a bagno maria per altri 5/10 minuti.
Ciaooo

dioniso ha detto...

Boh. Loro mi hanno detto che quella parte l'hanno eliminata in quanto non più necessaria visto il riempimento e la chiusura in quel modo...

Prisma ha detto...

Adoro la marmellata di moreeeeee!!!
Mia mamma la faceva spesso quando ero bambina, gnammi! :D

ziomassimo ha detto...

Cos'è la pectina?

Per assonanza dovrebbe avere qualcosa a che fare con il "petting" (mi scuserai l'inglesismo). Se così fosse, chi è che non ha mai fatto del petting in casa? Insomma, niente di straordinario...
;-)

juliettins ha detto...

anch'io domenica scorsa ho fatto la marmellata di more di rovo.. 3 vasetti.. ho fatto un assaggio, molto buona.
oggi mi sto dando a quella di prugne, più semplice!

dioniso ha detto...

ziomassimo, purtroppo ti devo deludere, la pectina è qualcosa di più prosaico ;-)

http://it.wikipedia.org/wiki/Pectina

..."Le pectine formano dei colloidi gelatinosi, abbondanti nella parete cellulare della frutta: essi vengono idrolizzati con la maturazione da alcuni enzimi come la pectasi e la pectinasi (sono presenti soprattutto nelle mele e nelle pere)."....

Nel frattempo noi abbiamo assolto la parte marchigiana della nostra vacanza.


Ciao juliettins, benvenuta!
Quanto zucchero hai messo? Sono curioso. Quella di more è le mia preferita in assoluto.

dioniso ha detto...

Ciao Yuki! Se ci verrete a trovare (in tempo utile:-) ve la faremo assaggiare.

Jas21 ha detto...

Buone le marmellate. Io ne faccio una ai fichi e alloro, con un procedimento particolare che richiede poca cottura così da conservare le vitamine, al posto della pectina uso limone che è un addensante. Durata mesi quattro. Buonissima....
Ti ricordi dei sandali e calzini? Ho scoperto che la moda risale agli antichi romani (con tutte le marce che dovevano fare in qualche modo si proteggevano i piedi) articolo trovato o su ansa o corriere on line. Ciao e buone vacanze

dioniso ha detto...

Ciao Maria.
Fichi e alloro. Interessante.
E quale saerbbe il tuo procedimento? M'interessa.

Addirittura agli antichi romani!? Quindi i nostri amici settentrionali si sono andati a tenere solo le usanze peggiori :-)

Noi siamo tornati ieri dalla Puglia. Ora siamo nel Lazio. Domani saremo a Milano e dopodomani di nuovo in Doiclanda.

Jas21 ha detto...

Buon rientro. Appena torno a casa, ti scrivo la ricetta.
Ciao

dioniso ha detto...

Grazie